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Il Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano, costituitosi il 21 ottobre 2019, è il fulcro organizzativo della viva, unanime   protesta   contro la realizzazione del progetto delle casse di espansione.  Tale opera così ferocemente distruttiva comporterebbe la devastazione   di un’area di elevatissimo pregio ambientale, di indiscusso valore storico e di profondo significato identitario per l’intera Comunità. L’ irrimediabile distruzione del paesaggio implicherebbe anche   la perdita irreversibile di risorse preziose per lo sviluppo economico sostenibile e quindi di nuove prospettive per il futuro.

IL Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano è espressione dell’intera comunità locale mobilitatasi per difendere un bene comune, che deve essere conservato per le future generazioni. Ha, pertanto, carattere del tutto apolitico.

Tutte le associazioni ambientaliste operanti nell’area vi hanno aderito e loro rappresentanti vi partecipano: Legambiente Piavenire, SOS Anfibi, WWF Terre del Piave TV-BL, Gruppo Naturalistico Montelliano,  Arianova, Amici Bosco Montello e Salviamo il Paesaggio – Mogliano V.to. Tra i componenti del comitato si annovera anche l’As. D. Pescatori Montello. Associazioni culturali e scientifiche di indiscussa autorevolezza lo sostengono. La LIPU ODV offre preziosa consulenza grazie al supporto della delegazione Trevigiana  e ‘Wilderness’ Italia condivide la assoluta necessità di preservare un patrimonio di così grande valore.

Si opera in collaborazione con il Comune di Crocetta del Montello, che persegue il medesimo scopo e che ha già saldato un patto di intenti con tutti i Comuni dell’area Montelliana e circostante.

Il Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano riconosce la necessità di garantire la sicurezza, ma chiede si scelga l’approccio introdotto dalla Direttiva Europea Quadro sulle Acque 2000/60/CE, che mira a ricostituire il sistema integrale del fiume coniugando sicurezza idraulica e conservazione dell’ambiente.  In conformità alle linee chiaramente indicate nella suddetta Direttiva, si deve operare al fine di individuare modalità di intervento che consentano di preservare questopatrimonio unico di bellezza e biodiversità, tanto più prezioso in una regione come il Veneto che hail più elevato consumo del suolo in Italia. Il Ministero dell’Ambiente si è già espresso positivamente in questo senso, invitando la Regione Veneto a procedere attraverso il Contratto di Fiume, procedura che si basa sulla partecipazione di tutte le parti interessate e si ispira ai principi e alle modalità indicate dalla suddetta Direttiva Quadro Acque2000/60/CE.

Ci si è attivati in particolare per:

  • garantire trasparenza e corretta diffusione dell’informazione relativa alla gestione dell’area e agli interventi previsti.
  • sensibilizzare un pubblico sempre più ampio in merito all’elevatissimo valore ambientale dell’area;
  • interloquire con le competenti autorità a livello locale, regionale e nazionale

A tal fine, oltre a numerosissimi articoli e comunicati stampa apparsi sui media locali e nazionali, sono stati organizzati eventi pubblici che hanno visto una partecipazione di pubblico superiore ad ogni aspettativa.

Si è implementata anche la comunicazione attraverso l’uso di social e strumenti multimediali:

  • I profili social Facebook, Instagram, You Tube e Telegram offrono informazioni aggiornate e permette di interagire con i lettori;
  • sono stati creati contenuti multimediali ad-hoc, che hanno consentito di diffondere la conoscenza dell’area e dell’incombente pericolo ben oltre i confini regionali.
  • si è creato questo blog, per consentire una più approfondita conoscenza del molteplice valore delle ‘Grave di Ciano’ considerandone i vari aspetti, e per analizzare modalità di approccio alla gestione del rapporto uomo-natura in un tempo in cui una nuova visione a riguardo sta necessariamente  sempre più delineandosi.

Il Presidente, Franco Nicoletti