Intervista a Luca Mercalli

Luca Mercalli, climatologo, meteorologo e divulgatore scientifico, intervistato il 22 febbraio.

Durante una visita al Quartier del Piave per ragioni di lavoro, al noto meteorologo Luca Mercalli è stato illustrato il paesaggio del Piave e indicando l’esteso terrazzo delle Grave di Ciano gli fu accennato al progetto di trasformazione che potrà sconvolgere l’habitat. Gentilmente il meteorologo si rese disponibile per una chiacchierata e fummo messi in contato con lui. Ecco in sintesi i concetti espressi da Mercalli.

“Premesso che non conosco il caso specifico delle Grave di Ciano, senz’altro come regola generale per tutto il territorio, in particolare in quello sovraffollato, sovra-costruito, sovrautilizzato, la cosa più intelligente da fare, forse, è proprio NON FARE: questa la vera salvaguardia. Qualsiasi cosa si faccia va a peggiorare la situazione, aumentando la vulnerabilità del territorio stesso e la compromissione delle poche aree di biodiversità ancora rimaste. Bisogna riflettere se non sia meglio non fare piuttosto che fare peggio. Sicurezza idraulica significa lasciare spazio alla dinamica naturale con aree dove si insediano ecosistemi, divenuti sempre più rari.”

La realizzazione di casse di espansione non sarà risolutiva ma parzialmente efficace. Esperienze in ambito nazionale (Trentino-Alto Adige) e internazionale fanno tornare i torrenti al loro ambito naturale. Spesso l’opera idraulica sposta a valle o altrove il problema e non lo risolve.

Tra l’altro, i cambiamenti climatici rischiano di far nascere opere idrauliche già vecchie, perché progettate con parametri di anni fa. Il rischio è di compromettere e non risolvere, quindi a maggior ragione la soluzione sarebbe ancora quella di allontanarsi dal fiume.

Il territorio naturale o naturalizzato assolve la funzione di stoccaggio di carbonio e biodiversità, la biodiversità è già sotto pressione dal clima se distruggiamo quello che resta, il danno diventa irrecuperabile.

Io ormai fra poco cedo sommerso dalla disperazione di tutta Italia. Un riferimento a livello nazionale non esiste più.

Intervista e adattamento del testo a cura di Francesco Ferrarese e Katia Zanatta

SE NON L’HAI ANCORA FATTO FIRMA LA PETIZIONE PER LA SALVAGUARDIA DELLE GRAVE DI CIANO

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